Nel 1961/62 Primo campionato di C per la Triestina tra l'indifferenza della tifoseria inizialmente molto delusa, che snobba questo campionato dopo avere per anni avuto l'opportunità e il privilegio di vedere gli squadroni della serie A. Dopo le prime giornate però, l'amore per la maglia e i discreti risultati della squadra che veleggia sempre nelle prime posizioni della classifica, sono richiamo irresistibile per la tifoseria, che si riavvicina e palpita assieme ai suoi amati alabardati. Dopo un serrato duello con Biellese e Mestrina, che si protrae fino alle ultime giornate, si finisce nel tripudio entusiasmante all'ultima giornata, quando proprio la Biellese viene a far visita a Valmaura ai rossoalabardati con l'obbligo di vincere, ma la gara non si schioda dallo 0-0 iniziale e alla fine il pubblico festante invade il campo portando in trionfo i protagonisti della stagione. Tra i dilettanti è l'anno del S. Giovanni che ha formato una gran squadra e vince il campionato rimanendo imbattuto fino alla penultima giornata, precedendo la Sangiorgina, il Ponziana e il Cremcaffè. La squadra di Plemich è formidabile, tra le sue file ha raccolto giocatori dal grande passato con presenze persino nella serie A come Fonda e Lucchesi o “soltanto” in serie C come Vagaia, Helmersen e Stigliani. Si fa poi valere anche nelle finali per il titolo nazionale dei dilettanti, seguendo il cammino tracciato l'anno prima dal Ponziana, ma deve cedere negli ottavi all'Elpediense dopo due accaniti confronti. Purtroppo anche il San Giovanni alla fine rinuncia al campionato di Serie D per i gravosi impegni di natura economica e per l'impossibilità di usufruire di un campo di gioco dalle misure regolamentari per la categoria. Questa del campo da gioco sembra essere una costante nel panorama del calcio nostrano. Tranquillo il cammino in campionato della Muggesana, mentre invece la Libertas deve ricorrere ad uno spareggio per ottenere la salvezza contro la Castionese sconfitta per 2-1. In questa annata anche la Seconda Categoria assume un interesse più rilevante dopo la scrematura avvenuta l'anno prima della I^ categoria, con l'approdo di un cospicuo numero di squadre dal buon passato. Nel girone tutto triestino si afferma la Fortitudo che ritorna immediatamente nella categoria maggiore, dopo un'accanita lotta contro delle nobili decadute come Edera, CRDA, S.Anna, Istria e all'emergente e ambizioso Arsenale.
Nel 1962/63 la Triestina è ritornata in B e disputa un campionato di tutto rispetto, sempre in zona tranquilla e solo nel finale tira un po' i remi in barca. Sembra sia l'inizio di una nuova risalita, invece la perenne penuria di mezzi finanziari, non lo permetterà; intanto però cominciano ad affacciarsi in prima squadra un buon numero di giovani triestini,che non saranno le stelle di prima grandezza come quelle degli anni 30', ma sono comunque ragazzi cresciuti nel vivaio, che onoreranno la nostra città. Tra i dilettanti le nostre squadre continuano a farsi onore ai massimi livelli, anche se devono cedere la prima posizione alla fortissima Manzanese degli emergenti Pellizzari, Sdrigotti, Sortino, ma dietro ai seggiolai si piazzano a stretto contatto e cedendo solo in vista del traguardo finale: il sempre valido S.Giovanni, il Cremcaffè e il solito Ponziana che a 5 giornate dalla fine è in testa alla classifica, ma poi ha un crollo inatteso e clamoroso, ottenendo nelle restanti giornate solo 2 punti. Le due squadre muggesane sono in fase di ringiovanimento e hanno perso diversi pezzi da 90 e soffrono, ma alla fine si salvano direttamente. L'ultima nostra rappresentante è la Libertas che da qualche anno non è più la squadra importante che guidava tutto il movimento minore a Trieste; in questa annata dopo una discreta partenza soffre fino alla fine, che la vede arrivare al penultimo posto a pari punti con Torriana, Mariano e Pieris. Si rende necessario allora un mini torneo di spareggio per stabilire le due squadre che dovranno accompagnare la Romana in II^ categoria. La Libertas si riscatta in queste ultime gare, pareggia con la Torriana 2-2 e poi sconfigge sia il Mariano 3-2 che il Pieris 6-1, salvandosi in tutta tranquillità. Nella II^ categoria locale si ha una lotta all'ultimo sangue tra la veterana gloriosa Edera e l'emergente squadra dell'Arsenale, che negli ultimi anni con metodo e attingendo a giocatori di buona levatura, assicurando loro un posto lavorativo, ha formato una squadra di tutto rispetto. Le due squadre lottano punto a punto fino alla fine e l'Edera all'ultima giornata raggiunge gli arsenalotti, costringendoli ad un ulteriore spareggio per definire la promovenda. Nello spareggio ha però la meglio l'Arsenale che vince 1-0 e conquista per la prima volta dalla sua fondazione, la promozione nella massima categoria dilettanti. Ancora un cenno ad un torneo che si disputa al sabato sui campi cittadini: da alcuni anni si svolge infatti il Torneo Enal che vede in lizza diverse aziende della nostra città. Le squadre aziendali in questo periodo di sviluppo e boom economico hanno fatto a gara per tesserare i migliori ex giocatori triestini, ma anche alcuni atleti ancora giovani, promettendo loro un posto fisso in azienda e formando delle compagini molto agguerrite, che hanno dato vita ad un torneo molto combattuto e di ottimo livello tecnico. In questa annata ha la meglio il Lloyd Adriatico davanti alla Marina Mercantile e nelle sue file conta su giocatori del calibro di Gerin, Ulcigrai, Silli, Locchi, Michieli, tutti elementi che solo pochi anni prima calcavano i terreni di gioco della nostra serie C e che sono ancora validi.
BRUNO GASPERUTTI