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Qui Sistiana, c'è la collaborazione con l'Udinese

21 Agosto 2018
di vicedirettore

Dopo aver confermato la collaborazione con lo Zarja, la nuova stagione porta il Sistiana Sesljan a essere uno dei centri di formazione dell'Udinese presenti in regione. I bianconeri ne erano a caccia di uno sul territorio triestino e ha sposato la causa dei “delfini gialloblù” per la bontà dello staff, per ritagliarsi lo spazio ideale nel lotto delle collaborazioni già esistenti nella provincia giuliana e per buttare l'occhio pure sulla Bisiacheria confinante. Un accordo presentato alla presenza anche di Elvi Daris (mamma di uno dei tesserati) in rappresentanza del Comune di Duino Aurisina, che ha tenuto a sottolineare la vicinanza dello stesso Comune alle associazioni sportive locali e alla loro preziosa attività sul territorio.

Così uno dei due responsabili organizzativi del Sistiana Sesljan Giancarlo Zofferli: “Abbiamo in essere anche la collaborazione con lo Zarja per gli Allievi e i Giovanissimi, che hanno iniziato gli allenamenti il 21 agosto. Quanto all'accordo con l'Udinese, lo abbiamo ratificato proprio il 21 agosto dopo la definizione dei vari dettagli ed è diventato subito attivo. L'obiettivo è la crescita dei nostri giovani dalla scuola calcio agli allievi nel vero senso della parola grazie appunto al lavoro di Sistiana, Zarja e Udinese. Non puntiamo solo alla crescita fisica, ma il calcio è un gioco e lo è anche a livello professionistico, per quanto subentri il professionismo. Tanto più lo è per i giovani. Se i ragazzi crescono, ci guadagniamo pure noi in soddisfazione e orgoglio per aver portato a termine con efficacia il lavoro predisposto. E in questo processo di crescita ci deve essere altresì la collaborazione delle famiglie. Allestiremo una squadra allievi e due giovanissimi con queste ultime due – salvo un ripescaggio tra gli sperimentali – destinate una al campionato organizzato dalla Figc Trieste e una a quello della delegazione goriziana. Una sarà affidata ad Alen Carli e una a Gava e Roviglio. Non si tratta di una divisione, ma solo un modo per non far pensare ai nostri ragazzi di essere “diversi” qualora avessimo organizzato una squadra A e una B con quest'ultima fuori classifica. Lo abbiamo detto loro, spiegando che il nostro obiettivo è cercare di vincere il titolo allievi e quello giovanissimi in modo da entrare tra i regionali fra un anno. Avremmo potuto chiedere il ripescaggio nei regionali, ma non avevamo il punteggio sufficiente per riuscirci e in ogni caso saremmo stati “troppo giusti” a livello numerico e potevano subentrare delle defezioni tra le gita scolastiche e quant'altro. Personalmente seguirò gli allievi e i giovanissinimi, mentre il mio collega Interlandi seguirà la scuola calcio, che sarà indipendente da quella a se stante dello Zarja. I coordinatori tecnici saranno invece Alen Carli e Mario Adamic”.

E il presidente del Sistiana Sesljan Andrea Disnan aggiunge: “Sono orgoglioso e contento di questo accordo con l'Udinese. Orgoglioso perchè siamo una delle cinque società ad essere state scelte quale centro di formazione e in regione ce ne sono 250. E contento perchè permetterà al nostro staff e ai nostri ragazzi di crescere. Fare sport – a prescindere dalla discplina – è importante e bisogna usare gli insegnamenti per migliorarsi”.

Nel centro sportivo di Visogliano era presente il responsabile del settore giovanile dell'Udinese, Angelo Trevisan: “Sono emozionato nell'essere qua perchè ho giocato una stagione nella Triestina di De Falco e Ascagni, era il 1983 e ci allenavamo al Villaggio del Pescatore. Ora sono rimasto colpito dalla bontà di persone quali il presidente Disnan, da Giancarlo Zofferli e da Alen Carli. Sono stipendiato per trovare giocatori e i Pozzo pretendono risultati, perciò bisogna far quadrare i conti – sfruttando i sette campi a nostra disposizione, anche in sintetico e dentro la struttura chiusa a mo' di pallone, utile per allenarci con freddo e pioggia - ma posso garantire che nei centri di formazione viene dato spazio a tutti perchè l'aspetto sociale conta molto. Si deve restare uniti, lavorare e in tal modo il lavoro darà le sue soddisfazioni. Bisogna far crescere questi ragazzi e i genitori sono fondamentali in questo. Mio figlio è un giocatore professionista, ma a 14 anni fu scartato a un provino perchè ritenuto troppo piccolo fisicamente. Uno può avere uno sviluppo più lento e perciò non si deve mollare mai. Se uno ha qualità, viene fuori e gioca. Pozzo, poi, non ha interesse a tenerlo, basti pensare ai 40 milioni presi dal Napoli per avere Meret....”.