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Alla Pallacanestro Trieste il derby di Cividale, buon esordio in Supercoppa

La Pallacanestro Trieste passa a Cividale nella prima sua gara della Supercoppa. Cividale invece aveva già giocato e perso lunedi contro Udine per 87-62. Ora la qualificazione al prossimo turno se la giocheranno le due vincenti tra due giorni al PalaRubini. Una buona Pallacanestro Trieste che ha sofferto abbastanza solo nel primo quarto e per qualche sprazzo nel secondo. Quattro in doppia cifra: Brooks, Candussi, Campogrande e Deangeli. Questi ultimi due sembrano tutt’altri giocatori rispetto alla scorsa stagione. Merito probabilmente di coach Christian e della categoria inferiore. 

I primi punti della gara sono di Furin con due liberi. Impatta ben presto Deangeli. Tripla di Ruzzier: 4-5. Altre bombe con Redivo, Ferrero, ancora Redivo e due volte Campogrande: 19-19. Si procede in equilibrio con il canestro sulla sirena di Miani: 23-21 al primo intervallo.

Il secondo quarto si apre con il tiro da oltre l’arco di Deangeli e da un canestro dello stesso, poi Campogrande: 23-28. Rota replica da tre: 26-28. Tripla di Campogrande e Candussi da sotto: 26-33. Trieste si siede un attimo e Cividale con le triple di Miani e di Redivo e il canestro di Dell’Agnello opera il sorpasso: 34-33. Vildera subito dopo riporta gli ospiti in vantaggio. Tre bombe di Filloy e una di Brooks scavano il solco: 38-51 a metà gara. Sino ad ora 11 punti per Redivo e per Campogrande. Per Trieste un’ottimo 10/18 da oltre l’arco.

Il terzo quarto si apre con la bomba locale di Marangon e il canestro di Miani: 43-51. La Gesteco si avvicina pericolosamente: 54-57. Botta e risposta da tre fra Brooks, Marangoni e Campogrande: 57-63. Nel finale a segno ancora Isotta e due volte Brooks: ultimo riposo sul 59-67.

Inizio ultimo quarto con la tripla di Campogrande: 59-70. Trieste resta avanti, due liberi di Candussi e un’entrata di Ruzzier valgono il 61-74. Altra serie di tiri da oltre l’arco: Isotta, Candussi e due volte Redivo: 70-79. Ruzzier e due liberi di Ferrero: 70-83 a meno 3’. Risultato praticamente in cassaforte. La gara si chiude con due liberi a bersaglio di Deangeli: 76-86.

 

Il tabellino.

 

UEB GESTECO CIVIDALE     76

PALLACANESTRO TRIESTE 86

(23-21; 15-30; 21-16; 17-19)

UEB GESTECO CIVIDALE: Marangon 9, Redivo 19, Miani 15, Balladino ne, Mastellari 3, Rota 6, Balde ne, Furin 11, Bartoli, Barel ne, Isotta 9, Dell’Agnello 4. All. Pillastrini.
PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi, Filloy 9, Rolli ne, Reyes ne, Deangeli 13, Ruzzier 7, Camporeale ne, Campogrande 19, Candussi 14, Vildera 4, Ferrero 8, Brooks 12. All. Christian.

Note.

Tiri da 2: Cividale 18/43, Trieste 17/29

Tiri da 3: Cividale 12/27, Trieste 14/35

Tiri liberi: Cividale 4/7, Trieste 10/14

Rimbalzi: Cividale 36, Trieste 42

 

Divisione Regionale 1, tutte vittorie in casa

DIVISIONE REGIONALE 1

GIRONE C – QUARTA GIORNATA

SANTOS-SERVOLANA 73-59

 (22-12, 33-25, 56-44)

 SANTOS: Caponigro n.e., G. Crevatin 18, Brakovic, Bolle, Dolce 2, Lucian 6, Girotto 4, Zamboni, Germanò n.e., Pecchiar 11, Spanghero 16, P. Crevatin 16. All.: Prelog

SERVOLANA: Macoratti, Rebelli 7, Segrè 2, Pobega 13, Milic 12, Giustolisi 5, Godina 6, Nardelotto, Murabito n.e., Dagnello 14, Ojo n.e., Pertot ne. All.: Gregori

VENEZIA GIULIA BASKET-PALLACANESTRO TRIESTE 71-59

(14-19; 38-35; 53-43)

VENEZIA GIULIA BASKET: Gonzalez 6, Viller 15, Moschioni 8, Duro 4, Norbedo 4, Cesana 5, Polese, Ruzzier 2, Lazzari 25, Kristancic, Riccio 2. All.: Bortolot

PALLACANESTRO TRIESTE: essini 2, Maniacco 7, Boscolo 6, Martucci 19, Cinquepalmi 3, Maran 4, Buriani 1, Traversin 5, Gulic 5, Crechici 2, Doriguzzi, Guerrieri 5. All.: Comuzzo

SAN VITO TRIESTE-INTERCLUB MUGGIA 75-43

 (21-10; 13-18; 26-8; 15-7)

SAN VITO TRIESTE: Fonda, Suzzi 6, Grimaldi 14, Mihelj 7, Pussini 1, Porcorato, Gregori n.e., Cigliani 12, Cernivani 3, De Denaro 9, Crotta 17, Tessaris 6 All.: Barzelatto

INTERCLUB MUGGIA: Sodomaco, Gelleni 4, Angelini, Fort 16, Giovannini 2, Varesano, Zgur 9, Rakic 2, Galimi 5, D’Iglio 2, Dolcetti 3 All.: Zgur

AZZURRA TRIESTE-BASKET 4 TRIESTE 79-45

(19-14, 43-28, 68-36)

AZZURRA TRIESTE: Lo Duca 26, Suerz 15, Fabro 10, Dmitrovic 9, Sala 6, Iannello 4, Termini 3, Norbedo 2, Valenti 2, Mendolia 2, Balde, Covacich. All.: Hruby

BASKET 4 TRIESTE: Minervini 6, Mazzitelli, Balbi Marco 10, Balbi Matteo ne, Fragiacomo 9, Toffoli 5, Mosetti, Cescutti 2, Catenacci 9, Giustina 2, Giuressi, Ganzini 2. All.: Bevitori.

BOR RADENSKA-PALLACANESTRO MONFALCONE RINV.

L’allarme meteo dei giorni scorsi aveva portato la F.I.P. a rinviare preventivamente alcune gare (tra cui questa) al fine di limitare lo spostamento (fino al termine dello stato di allerta) delle persone a tutela della loro incolumità.

La classifica (in attesa dei recuperi): Santos, Servolana e Bor Radenska 6; Basket 4 Trieste, San Vito Trieste, Azzurra Trieste/Several Insurance Broker e Tecnogiemme Venezia Giulia Basket 4; Interclub Muggia 2; Pallacanestro Trieste 2004 e Pallacanestro Monfalcone 0

Il prossimo turno: Pallacanestro Monfalcone-Azzurra Trieste/Several Insurance Broker, Interclub Muggia-Santos, Pallacanestro Trieste-San Vito Trieste/Cemut Piccola Osteria Furlan, Servolana OFM Lussetti-Bor Radenska, Basket 4 Trieste-Tecnogiemme Venezia Giulia Basket

Il Ruggito del Leone, a mente fredda: "Scoperti nel settore lunghi, cambi disorientanti"

Con l'uscita forse un po' inattesa dalla Supercoppa si può considerare esaurito il precampionato della Pallacanestro Trieste (anche se io auspico si possano fare un paio di amichevoli che risulterebbero utilissime visto l'attuale andazzo) e quindi mi ritrovo a pensare, valutare e rivalutare quanto si è visto finora, in campo e fuori dopo la maledetta domenica della retrocessione.
La nuova proprietà, espressasi a caldo per un "repulisti" all'interno della squadra, affida l'incarico di General Manager a Michael Arcieri, professionista esemplare che stava portando Varese ai play off (poi persi per la nota penalizzazione) e che ha meritatamente vinto il titolo di Manager dell'Anno (peraltro appena premiato, complimenti Mike). Arcieri prende possesso del suo nuovo incarico e incomincia a modellare il nuovo roster che dovrà tentare di risalire subito in serie A. Si rinuncia a Marco Legovich (e non poteva essere diversamente) ma si inizia a contrattualizzare i giocatori appena retrocessi (escluso Lever ahimè accasatosi subito a Napoli) partendo da Stefano Bossi e finendo all'ultimo momento utile con Michele Ruzzier (tutti ingaggi conditi da appellativi roboanti per ciascun giocatore).
In parallelo si procedeva a completare il roster con il ritorno di Candussi e l'innesto di due attempati ma sempre validi esterni e cioè Filloy e Ferrero. In seguito sarebbero arrivati i due americani.
Alla presentazione della campagna abbonamenti il presidente disse che il nostro sarebbe stato un team di A1 che avrebbe giocato in A2 al che mi sono chiesto: ma allora perchè siamo retrocessi? Vabbè, passiamo oltre.
Viene assunto un giovane coach americano che incomincia a lavorare dopo Ferragosto plasmando una squadra dichiaratamente votata all'attacco, difesa poca, rimbalzi e corri e tira, senza lunghi o quasi e comunque senza gioco per i lunghi.
Bene, le prime amichevoli e la Supercoppa ci parlano di un team molto affiatato, la chimica di squadra funziona e soprattutto esiste uno splendido affiatamento tra i ragazzi, cosa fondamentale per affrontare un torneo che dura quasi una gravidanza dove andare d'accordo (per dirla facile) è salutare e irrinincianile.Si vince a Cividale e soprattutto contro Udine, pur palesando qualche lacuna difensiva (nelle triple Udine ci è stata davanti grazie a troppi tiri facili piedi per terra). Ritroviamo le prestazioni di giocatori che onestamente con la serie A c'entravano poco (vedi Deangeli e Campogrande). Per cui vincere fa bene e aiuta a vincere.
Bene, arriva il quarto di finale di Supercoppa che ci mette di fronte Trapani, squadra costruita per vincere il campionato e strombazzata oltre misura dal suo presidente (con ragione però, si vedrà alla fine).
Perdiamo meritatamente fin da quasi subito, e assistiamo a una gara a tratti imbarazzante: pur in vantaggio dopo due minuti girandola infinita di cambi, ne abbiamo già parlato, che secondo me portano i giocatori (chi di più chi meno) a non entrare in ritmo e a trovarsi disorientati, in maniera che ognuno comincia a giocare in maniera individuale senza troppe alchimie di squadra. E allora vediamo che davanti a una squadra secondo me più forte di Udine, la squadra di A1 che gioca in A2 va in difficoltà soprattutto in difesa (sia dall'arco che sotto il ferro) ma anche in attacco, Ruzzier non è lui, l'ho visto andare in penetrazione e sul più bello fermarsi scaricare a Ferrero con tripla sul ferro. Tira poco e male, subisce pochi falli, gli manca un lungo verticale a cui consegnare palloni sul ferro per alley hoop o schiacciate, sembra snaturato nel gioco.
Candussi è uscito per un leggero infortunio e la squadra si è disunita e ha subito il parziale decisivo.
Vildera fa il suo ma non è nè verticale nè esplosivo, per cui se penso a nove mesi di torneo con gli infortuni dietro l'angolo, mi sento abbastanza coperto nel settore play/guardie/esterni ma totalmente scoperto nel settore lunghi.
Secondo me manca un centrone verticale (italiano intendo) che permetta a Candussi di giostrare da "4" (che è il suo ruolo) e che possa essere utile in caso di assenze dei compagni. Dire o proporre questo significa anche cambiare sistema di gioco e non credo che questo sia nel "credo" del nostro coach.
Spero che abbia ragione lui e che a partire dal 4 ottobre vedremo una squadra equilibrata e con un impianto di gioco assimilato e produttivo.
Con fiducia, buon campionato a tutti.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, a Verona sconfitta preventivabile: "Arcieri ci sei?"

Trieste perde ancora (81-69) come era abbastanza preventivabile. Meno male che sono all'estero e non ci sono andato di persona e meno male che lo smartphone riproduceva le immagini a scatti così che mi sono risparmiato qualcosa dello scempio di una gara persa giocando male ma che di più non si può.

Erano anni ma tanti che non vedevo giocatori vagare per il parquet in cerca di un'idea, una ispirazione che potesse dare un senso alla loro presenza in campo. Tranne Reyes che salvo e che ammiro per avere accettato questa avventura triestina, tutto il resto è noia (cit. Califano). Ruzzier impalpabile (1 su 5 da due punti) deluso e deludente, Brooks da tagliare (o gioca da solo o è un'azione sprecata), Deangeli tanta grinta ma il basket di serie A gli appartiene poco, Candussi e Campogrande vittime dei falli e i due over 35 (F&F) sono oggettivamente over 35. Si stava salvando Vildera ma dopo tre centri in successione Jamion Christian ha voluto dimostrarci il suo spessore di coach richiamandolo sul pino.

Però nonostante noi non difendiamo, Verona si stava incartando da sola al punto che alla fine del terzo quarto eravamo sopra di uno.
Ma giocare a ciapa no siamo stati più bravi noi e con un bel 1 su 6 da tre e un risicato 4 su 9 da due nell'ultimo periodo abbiamo calato il sipario sul match. A proposito, a Cento calanti da metà gara in poi, con la Effe a rotoli 40 minuti e oggi persi per il campo nel finale: non sarà che atleticamente siamo messi male? Male di gioco e male di fiato, così siamo più sicuri nella prestazione. 
19 palle perse e 10 recuperi subiti vanificano il saldo positivo a rimbalzo, come sempre. Per finire un dato che per me conta molto: i tre piccoli 2 su 13 da tre punti, anomalo a dire poco. E per non parlare delle ali piccole. 
Adesso due strade abbiamo davanti: si resta così (coach e players) e allora guardiamoci dietro perché quest'anno si retrocede in tanti, oppure si cambia (coach e magari qualche giocatore) e allora c'è tempo, si può anche scalare i play off partendo dal basso e magari tornare a sognare.
Arrivano ravvicinate due partite delicatissime, Arcieri ci sei?
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, battuta un'indomita Cividale: "Liete sorprese ma manca il killer istinct"

Buona vittoria (col brivido) contro una indomita Cividale (86-79). Si è visto qualcosa di diverso e di migliore rispetto alle gare precedenti, dovuto anche a situazioni inattese e liete sorprese.
Brooks assente per una infiammazione inguinale (peraltro non grave) ha permesso di vedere una pallacanestro più fluida con la palla che correva di più, Ruzzier ha giostrato meglio del solito facendo intravedere che la coesistenza in campo dei due sarebbe da limitare al minimo se non da evitare.
Le sorprese partono da buone scelte offensive di Deangeli, da Ariel Filloy finalmente in starting five e da Luca Campogrande che in questa partita è stato una sentenza: primo tempo al solito anonimo (9 minuti con 1 su 3 al tiro da tre punti) ma secondo tempo da alieno con 6 centri su 7 tentativi da tre punti in poco meno di 13 minuti e conditi da un' ottima difesa. Oltretutto alcuni tiri erano anche contestati per cui gran merito al ragazzo che forse si è sbloccato anche psicologicamente. Di sicuro lo si è visto più concentrato, preciso e lucido nelle scelte di tiro, adesso per cortesia Luca continua così che ritroviamo un giocatore che ritenevo perduto.
Resta il fatto che senza la sua prestazione sarebbe stato complicato portarla a casa, anche a causa della mancanza cronica del "killer istinct" di questa squadra: a circa 3 minuti dalla fine infatti dal punteggio di 81 a 67 subiamo un parziale di 10 a 0 che ci ha fatto vedere le streghe, maturato per errori madornali ma anche per ottime iniziative dei ducali che non sono nuovi a recuperi di questo tipo, e stranamente con Campogrande sul pino: misteri di coach Christian. Poi Reyes ha tolto le castagne dal fuoco e si è vinto.
Partita dai numeri insoliti, 10 su 13 da due punti nel primo tempo e 3 su 10 nel secondo a causa anche della zona messa in campo da coach Pillastrini.
Più lineare invece lo score nei tiri da tre con una percentuale che alla fine del match sarà del 48% con la quale perdere dovrebbe essere impossibile anche perchè siamo ritornati (complice la zona di cui sopra) a tirare molto da tre (40 tentativi contro i 23 effettuati con Udine).
Statistiche ribaltate anche nei rimbalzi, pari nel computo totale ma noi abbiamo catturato solo 9 carambole offensive (15 per Cividale) mentre contro Udine ne abbiamo recuperati ben 20 contro le sole 9 degli avversari. Penso che sia la prima volta che soccombiamo nei rimbalzi offensivi però le percentuali ci hanno salvato. D'altronde nel basket devi fare ciuff altrimenti non si vince, aldilà di palle perse rimbalzi oppure meno tiri liberi (come contro Cividale; solo 4 personali per noi contro i 12 per i ducali).
Partita buona dicevo, e anche buone prestazioni dei singoli, con qualche assenza (Vildera e Ferrero), anche Bossi che ha avuto 10 minuti in campo non mi è dispiaciuto. A proposito di giocatori, suggerisco a Mike Arcieri di scriversi in agenda il nome di Marangon, che deve compiere ancora 18 anni e che me lo porterei in squadra già domenica prossima.
Con Cividale siamo alla terza vittoria consecutiva dopo i bagni di sangue a Cento, a Verona e con la Fortitudo in casa. Siamo su una buona strada. Adesso bisogna consolidare le prestazioni e portare fieno in cascina. Fino alla sfida con Bologna dell'antivigilia natalizia mancano 6 partite: il target è di vincerle tutte. Rimini, Forlì a casa, Orzinuovi, Chiusi a Trieste, Nardò e Cento al Pala Rubini non sono ostacoli insormontabili. Se vogliamo puntare a una fase a orologio non proibitiva vanno messi in cassa i prossimi 12 punti in palio. Chiedo troppo? Ma no dai per una squadra di serie A che casualmente gioca in A2 non può essere troppo. Forza ragazzi, no passi indietro, solo crescita.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, derby risolto sulla sirena: "Contro Udine una vittoria che non risolve i problemi"

Abbiamo vinto (incredibilmente) il derby contro Udine (57-54): la partita che in tanti aspettavano come quella della svolta, come quella che doveva farci  capire se il "work in progress" sbandierato a più riprese dalla coppia Arcieri-Christian stava dando i primi frutti.
Niente di tutto ciò, passi avanti non se ne sono visti, caso mai passi indietro e mi spiegherò.
Per prima cosa dico che vincere questa partita paradossalmente potrebbe essere controproducente in quanto la vittoria maschera (con l'entusiasmo derivante, soprattutto dentro la squadra e la società) tutte le "magagne" che questo team si porta dentro. Perderla, come poteva essere normale, forse avrebbe potuto dar da pensare a una svolta tecnica, anche se a sentire ripetutamente le posizioni del GM nei confronti del coach tale svolta io la vedo lontanissima se non impraticabile.
Partita da passi indietro dicevo, punteggio da ricreatorio, due squadre brutte da vedere e ad oggi penso che nessuna delle due abbia chances di promozione, però le cose cambiano in un campionato e magari sarà la finale play off per la promozione (sorrido).
Gioco inesistente, schemi inesistenti, giocatori che dettano linee di passaggio inesistenti, la morale è che quando si va in transizione (soprattutto Brooks) e si dovrebbe (come vogliono Arcieri e il coach) concludere entro i primi 8 secondi, ecco non succede niente perchè il play si trova la difesa schierata ed è notte fonda: palleggi ripetuti, a volte sui piedi, a volte generatori di palle perse, ma mai un'azione di attacco che porti al tiro. Tuttalpiù si penetra e immancabilmente si sbagliano lay up elementari, figli evidenti del non saper cosa fare della palla.
E a questo proposito abbiamo rivisto una prestazione dei tre esterni (Eli, Ruzz e Ariel) largamente insufficiente già nel primo tempo (2 su 16 al tiro in tre e alla fine sarà 8 su 28 ma da quei tre giocatori il 29% dal campo è troppo poco).
Strafalcioni in serie li abbiamo visti tutti, epico un gioco a due nel pitturato tra Ferrero e Vildera nel secondo tempo, passaggi complicati a giocatori con le mani insaponate (niente nomi qui) tiri da tre punti richiesti a chi quel fondamentale non è il suo pane e potrei continuare.
Ma stavolta c'è stata la terna arbitrale a favorirci in maniera solare (3 tiri liberi concessi a Udine, il fallo finale di Teo che non ha visto nessuno e il bonus di Udine già esaurito a più di 7 minuti dalla fine del quarto periodo, che significa tiri liberi a ogni fallo) e anche la cattiva gestione del vantaggio (8 punti a inizio ultimo quarto) da parte di Udine che poteva comodamente chiiuderla.
Capitolo a parte i rimbalzi: vero che con 56 rimbalzi contro 38 vincerla per caso all'ultimo tiro non si nè visto mai, ma bisogna capire il perchè. I nostri 20 rimbalzi offensivi (contro i 9 di Udine) sono figli di ripetuti tiri sbagliati da sotto, anche quattro di seguito per cui è un dato statistico che va letto con cura. Ad ogni modo, sono 11 possessi in più che andrebbero monetizzati.
Guardando ai singoli, Reyes si è sbattuto tutta la partita a recuperare carambole (saranno ben 17 alla fine con 9 offensive) ma nel secondo tempo Portorico ha bussato alla cassa, comunque senza di lui non c'è chance di vittoria (nel "crunch time" è stato decisivo).
Brooks mi ha innervosito al punto di farmi urlare "basta" però ha messo dentro il pallone che gli concede un bonus di 6 partite (dopo spiegherò). Candussi per me dovrebbe giocare più sotto canestro ma qui entra il coach che oltretutto nel finale lo tiene fuori con tre falli facendo fare il "5" a Reyes. Filloy balisticamente non si è ripetuto ma quasi 33 minuti sul parquet a 37 anni si sono sentiti è come (in positivo). Fino a qua le cose buone o perlomeno accettabili.
Volutamente non parlo di chi sta deludendo (e lo sapevo già) e di chi sta deludendo a sorpresa. Ma ci ritorneremo sopra.
Adesso spiego il bonus per Brooks. Abbiamo davanti 6 gare sulla carta abbordabili (in casa Cividale Chiusi Forlì, la più complicata e fuori Rimini Orzinuovi e Nardò cha sta sorprendendo prima di ricacciarci nelle gare tostissime): se arrivano almeno 5 vittorie questa squadra avrà completato il suo "work in progress" e potrebbe affacciarsi ai play off con qualche chance di vittoria, diversamente ritengo che l'appuntamento che tutti vogliamo vada rimandato a data da destinarsi. In attesa del prossimo derbyno, buona settimana.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, è sempre bello battere Udine: "Spirito di squadra e tante rotazioni"

Vincere un derby (86-75) è sempre importante e anche bello, vincerlo dopo cinque anni contro Udine ha sempre un sapore dolce, ma quello che c'è da dire su questa partita è che non sembrava una gara di precampionato bensì quasi da playoff: intensa, vibrante e combattuta con la voglia di emergere.
La Pallacanestro Trieste è stata sempre davanti, eppure Udine non ha demeritato.
Vinta ai rimbalzi, specialmente nel secondo tempo quando hanno giganteggiato Deangeli e Candussi, oltre a un ottimo Reyes (12 carambole complessive di cui 5 offensive). Vinta nella percentuale dei tiri da due punti (nelle triple meglio Udine) e nei tiri dalla lunetta (con un fondamentale 19 su 20).
La squadra in attacco gira che è bella da vedere, 18 assist contro gli 8 degli avversari, tutti i "piccoli" con mani calde (con eccezione di Ruzzier che si prende ottimi tiri ma deve aggiustare la mira), Reyes che si allena da pochi giorni con viaggi intercontinentali alle spalle e che pur sparando a salve nel tiro (4 su 16 dal campo) mostra una grande garra e una condizione fisica eccellente che gli permette di recuperare rimbalzi importanti per chiudere in doppia/doppia e come debutto non è affatto male. E poi c'è il totem Candussi, monumentale ma dinamico che chiude a 21 punti con 7 su 10 dal campo: 5 su 6 ai personali, 7 rimbalzi e 3 assist. In attacco dicevo che la difesa invece è ancora latitante, certi meccanismi devono essere perfezionati soprattutto sul tiro degli esterni avversari.
La risposta più bella che è arrivata da questa partita è stata lo spirito di squadra, gli aiuti tra i giocatori, la voglia di buttarsi su ogni pallone vagante o contestabile. Ecco se questa solidarietà e amicizia tra i ragazzi dovesse consolidarsi appieno allora ecco che ci aspetta un torneo ricco di soddisfazioni, non sarà facile batterci nè espugnare il PalaRubini.
Certo un campionato riserva situazioni impreviste come infortuni e/o cali atletici ma il sistema di gioco che coach Christian sta inculcando nella squadra, ricco di girandole di sostituzioni (stavolta abbiamo visto Deangeli giocare alcuni frangenti da "5") potrà garantire il mantenimento di una valida condizione atletica fino a giugno senza cali di rendimento nei singoli.
Personalmente mi intriga tanto Eli Brooks, sono arciconvinto che farà un grande campionato, contro Udine ha prodotto il 67% dal campo con 4 rimbalzi e 5 assist ma soprattutto mostrando personalità che alla sua età e al debutto in Europa non è poco.
Adesso in Supercoppa giocheremo martedì 19 in casa. Andare avanti in Supercoppa per noi è un perfetto percorso di preparazione al campionato, mancano soltanto due settimane oramai.
Lo abbiamo già detto, la A2 è un altro torneo, manca la spettacolarità di certi giocatori e l'atmosfera della serie A però sono convinto che questa stagione vinceremo tante partite e soffriremo di meno, poi a giugno si vedrà se ci sarà una gioia finale.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste passa a Chiusi: "Vinto con voglia e determinazione"

Abbiamo vinto (65-76) a Chiusi e i due punti fanno classifica, ma abbiamo vinto con voglia e determinazione non con la prestazione.
Premetto che a causa dell'orrendo servizio in streaming di LNP Pass sono riuscito a connettermi soltanto all'ultimo minuto della prima frazione e quindi il mio commento sarà necessariamente risicato e striminzito, non so i motivi delle assenze di Vildera e Filloy, mentre so che Reyes ha giocato poco più di tre minuti (nei due quarti) a causa di due falli ravvicinati che ovviamente non ho visto. Però ho visto le sanguinose palle perse di Ruzzier e Bossi negli ultimi 50 secondi del primo tempo e confesso che mi sono preoccupato soprattutto se abbinate al 6 su 20 nei tiri da due punti e al 4 su 15 in quelli da tre.
Nell'intervallo ho visto di nuovo le streghe e mi chiedevo che razza di partita stavamo portando avanti sotto di undici punti.
Diciamo che nel terzo quarto ho visto e capito tante cose, al di là del punteggio nel quarto di 24 a 9 per noi.
Intanto ho capito che la produzione di gioco e punti della nostra squadra arriva dal trio Reyes-Brooks-Candussi, poi ho intravisto che al momento esiste un problema Ruzzier, con 5 palle perse, regia offuscata e tiri sempre pochi e poco precisi. Resta il fatto che con Michele in campo nel terzo quarto abbiamo fatto in 6 minuti 6 punti dal campo più 4 tiri liberi e negli ultimi 4 minuti con Brooks in cabina di regia abbiamo realizzato 14 punti in 4 minuti. In questo terzo periodo Reyes, rimesso stabilmente in quintetto, ha prodotto ben 10 punti.
All'intervallo breve la Pallacanestro Trieste era avanti di 4 punti e da lì abbiamo costruito il successo complice una disastrosa percentuale da tre punti di Chiusi (alla fine saranno 3 centri su 22 tentativi), Diciamo che se Chiusi avesse tirato come Orzinuovi nelle triple, non so se l'avremmo portata a casa, anche perchè pure le nostre percentuali sono state a dir poco misere. Col 28% da tre e il 46% da due punti quando affronteremo altri team più strutturati non sarà facile vincere.
Mettiamola così: Trieste giocherà meglio con le squadre forti piuttosto che con squadre di basso profilo (si spera). Anche perchè con Orzinuovi e Chiusi spettacolo non si è visto, voi mi direte che lo scorso campionato lo spettacolo c'era ma si perdeva tanto, per cui meglio brutte partite ma vincenti. Va tutto bene, ma aspetto le gare dal 22 ottobre in poi per trovare le risposte.
Qualche sguardo sulle prestazioni dei singoli, già detto dei tre condottieri (e non parlo di percentuali ma di concretezza e di lucidità e presenza nel gioco, Candussi per esempio ha scodellato due assist fenomenali oltre a realizzare da sotto, in gancio, da tre punti) mi piace vedere lievi segnali di crescita da parte di Luca Campogrande che lentamente si sta ritrovando sperando che trovi anche la giusta continuità. Degli altri resta poco da dire, con Ferrero e Bossi deficitari nel tiro nonostante l'alto minutaggio concesso a causa dell'assenza di Ariel Filloy.
Adesso non c'è nemmeno il tempo di rileggere la gara contro Chiusi che incombe la visita a Trieste di Nardò, formazione da prendere con le molle. La sfida in terra toscana ha dimostrato che gare facili o scontate non ce ne sono, nemmeno se disponi di un roster come il nostro. Ah dimenticavo, tra il livello qualitativo del roster e le vittorie mi piacerebbe vedere anche un bel gioco.
Dobbiamo crescere e migliorare, possiamo farlo. Con fiducia.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste passa a Piacenza soffrendo: "Da migliorare i possessi palla"

Meno male, abbiamo vinto (84-87) una partita che dovevamo uccidere molto prima e che stavamo per perdere (parziale di 0 a 14 cavallo dell'ultimo quarto), salvati dall'istinto killer di un grande guerriero come Ariel Filloy, che se avessimo avuto in salute l'avremmo portata a casa anche a Cento.

Piacenza ha deluso, mi aspettavo una squadra veloce e fresca mi è sembrata nell'insieme poca cosa. Molto bravo Filoni (ex Tortona) che si vociferava in estate venisse da noi (nel ruolo di Deangeli sarebbe stato ideale).

Comunque questa gara non l'abbiamo giocata male, anche se Brooks playmaker e Ruzzier guardia lo capisco poco, Brooks ha fatto benino catturando 10 carambole grazie al suo gran senso di posizione (già rilevato in più occasioni) ma quando palleggia fa venire i brividi. Ruzzier ha imbeccato Candussi alla grande ma a mio parere non è sereno, perde 5 palloni a partita e tira male. Con lui cito in velocità gli altri tre compagni di sventura dello scorso torneo ossia Deangeli, Bossi e Campogrande e li accomunò in un veloce oblio.
Vildera il suo contributo lo porta e Candussi fino a che non si carica di falli è un fattore. Senza Reyes la squadra si è compattata e ha voluto vincerla, trascinata da un alieno Ariel Filloy che con uno stellare 9 su 12 nelle triple ha affossato gli emiliani. Mi ha impressionato il suo finale di partita quando dopo due triple dalla punta figlie di personalità e attributi over size è andato in penetrazione come un bulldozer ad asfaltare pitturato e ferro. Segno anche di una invidiabile condizione fisica, ha giocato poco finora e alla sua età è determinante centellinare la fatica. Venendo ai numeri in generale, perdiamo sempre troppe palle in maniera anche goffa e gli avversari ci recuperano sempre troppi palloni, i due saldi producono troppi tiri regalati che per fortuna spesso li salviamo a rimbalzo 45 a 31 il saldo finale per noi).
Ma quando calerà questa performance saranno dolori per cui cerchiamo di gestire meglio i possessi (Ruzzier e Brooks 9 perse in due, il 50% del totale) per evitare di subire troppi tiri (Piacenza ha tirato sei volte più di noi con le stesse  percentuali nostre). 
A proposito di percentuali, abbiamo vinto grazie alla pochezza nei personali di Piacenza (il 35% in questo fondamentale è un suicidio) e grazie alla nostra mira finalmente adeguata per vincere: il 61% da due punti e il 37% da tre più il 78% nei tiri liberi sono i numeri giusti. 
E finalmente con un buon dosaggio nel tiro da tre punti (35 tentativi contro i 50 di qualche altra partita).
Tutto questo senza Reyes, che lo rivedremo domenica nel super derby contro Udine. Come ritornerà a Trieste? Sano? Stanco? A 27 anni non dovrebbe pagare troppo il doppio fuso orario ravvicinato ma chissà. Certo che con un Reyes visto fino adesso e un Filloy come quello con Piacenza, Udine dovrà sudare tanto per passare al PalaRubini e se si riuscisse a registrare difesa e possessi palla anche sudare tanto non servirebbe. La vinciamo noi. 
Con questa convinzione (o forse speranza) mi preparo per domenica sera.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste vince a Cividale: "Il lavoro in allenamento paga, Deangeli e Campogrande rinati"

Esordio positivo (86-76) per la nostra Pallacanestro Trieste nella prima gara con i due punti in palio nel mini girone di Supercoppa. In attesa della ben più probante ed impegnativa partita di venerdi 15 contro l'APU Udine, i nostri si sono imposti in trasferta con un +10 finale figlio di un secondo quarto da 30 punti- Ma andiamo con ordine.
Starting five Ruzzier play, Brooks secondo play e guardia, Ferrero da "3", Deangeli da "4" e Candussi.
Partenza punto a punto e subito girandole di cambi, addirittura due uomini sostituiti contemporaneamente dopo meno di tre minuti, oggettivamente lo si è visto poco dalle nostre parti. La filosofia di gioco di coach Christian non tarda ad esprimersi, ritmi alti, corsa e tiro da tre punti (ben 10 tentativi solo nel primo quarto, in proiezione sono 40 tiri da tre nella partita).
Primo quarto che ci consegna due protagonisti che sinceramente aspettavo (un pochino al varco, lo ammetto) e cioè Lodo Deangeli e Luca Campogrande, completamente rinati. Vero è che la categoria è diversa e l'avversario non è un babau, ma forse anche il coach è diverso da quello dello scorso anno e con lui anche il modo di giocare. Fatto sta che i due se dovessero continuare così senza implodere avremmo veramente 10 giocatori 10 su cui contare in questo difficile cammino della A2. Bene Lodo e Luca dicevo e maluccio nel primo quarto Filloy e Brooks: virgola nei punti per entrambi e regia farraginosa e cervellotica dell'americano, ma tutto cambia dal secondo quarto in poi. Brooks è un giocatore dai fondamentali molto puliti e secondo me ha un grande senso della posizione e una buona esplosività di gambe che gli permette di catturare rimbalzi, 8 in totale (come Candussi tanto per capirci) e inoltre la sua regia è migliorata rispetto al periodo precedente e i risultati si sono visti.
Secondo quarto con maggiore velocità e precisione che hanno portato in dote 30 punti contro i 15 di Cividale e che hanno scavato il solco su cui abbiamo costruito il successo. Sei centri da tre punti su 8 tentativi (di cui 3 su 3 solo di Filloy) sono tanta roba, un bottino fondamentale.
Nel secondo tempo le percentuali da tre punti sono drasticamente calate, ma sono cresciute quelle da due punti che stagnavano al 50% per cui la abbiamo portata in porto con relativa tranquillità.
Si vede che la squadra lavora tanto in allenamento, il gruppo è coeso, anni luce dallo scorso anno direi.
Campogrande e Deangeli 32 punti in due non si sono mai visti, restano valide le considerazioni di cui sopra, però i segnali di fumo sono ottimi.
Ruzzier in regia, e in difesa, è già in buona condizione, migliorasse al tiro (sia nel tentarlo che nel realizzarlo) saremmo a posto. Bossi reduce da qualche guaio fisico ha giocato pochissimo ma lui è un poco compassato nei ritmi di coach Christian, si vedrà.
Filloy e Ferrero sia per classe pura (l'argentino) sia per l'esperienza (entrambi) sono due garanzie ma bisogna preservarli così fino a giugno, attenzione.
Candussi non è stato preciso come in altre occasioni, nemmeno dalla lunetta, ma fa un  un gran lavoro "sporco" sotto le plance che si rivela utilissimo, anche in questo caso da aspettarlo contro avversari più agguerriti e oggettivamente più forti di quelli di Cividale.
Eli Brooks sono convinto che è quello che ha più margini di miglioramento, Reyes speriamo di vederlo qualche minuto venerdì contro i friulani.
In conclusione una buona vittoria che fa crescere l'attesa per la prima vera partita che ci farà capire che aria tirerà per noi in campionato. Speriamo sia fresca e leggera e non umida e pesante, come di recente memoria.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste vince nonostante una difesa approssimativa: "Luci e ombre"

Terza vittoria consecutiva per la Pallacanestro Trieste (96-82) che obiettivamente sta sfruttando un calendario che l'ha vista affrontare due volte in casa e una fuori tre compagini di fascia bassa che oggettivamente lotteranno per evitare la retrocessione, ma sono pur sempre tre vittorie che portano 6 punti in classifica e fanno morale.

Devo però confessare che sono tre vittorie troppo sofferte, nelle quali abbiamo palesato pericolosi black out e una difesa troppo spesso approssimativa per non dire inefficace.
Contro Nardò ad esempio nel terzo quarto subiamo 27 punti che è uno sproposito vista la consistenza della squadra pugliese. concediamo una valanga di rimbalzi (ben 22 offensivi), tagliafuori questo sconosciuto e subiamo contropiedi facili.
Resta il fatto che a fine terzo quarto Nardò è pienamente in partita fino a 6 minuti dal termine  quando sul +6 per noi Giancarlo Ferrero si traveste da match winner subendo fallo su tiro da tre punti trasformando i 3 personali relativi, piazzando una bomba e subendo uno sfondamento teatrale di pura esperienza che ha caricato di due falli il formidabile play Russell Smith, con un canestro di Reyes parzialino di 8 a 0 e partita quasi in ghiaccio.
Anche questa partita, come le altre, ha mostrato luci ed ombre che magari aiutano a capire tante cose. Che togliere Candussi al terzo fallo commesso e non presentarlo in campo per tutto il terzo quarto ha dato un forte contributo ai 27 punti subiti, che Eli Brooks in regia preferisce cercare la soluzione individuale (con scarsi esiti positivi) piuttosto che servire compagni meglio piazzati, che Ruzzier ha elevato il suo ritmo partita e la manovra ne ha subito beneficiato (peccato le percentuali modeste al tiro, molto bene invece ai tiri liberi), che Justin Reyes in una partita farraginosa e disordinata porta a referto comunque 21 punti. che Campogrande forse sta ritrovando la continuità abbinata alla buona prestazione (peccato l'infortunio. da capire le conseguenze) e che Ferrero può assurgere al ruolo di leader anche a Trieste.
La difesa è latitante, concedere 82 punti a Nardò che ha prodotto ben 73 tiri (8 più di noi) è stato un rischio, bene per noi stavolta le percentuali soprattutto da tre punti (il 44%) che ci hanno consentito di sfiorare il centello e vincere con relativa tranquillità.

In definitiva, io guardando la partita ero sempre convinto che la portassimo a casa, però sempre senza metterla mai al sicuro.

Adesso comincia il bello: si va a Cento che sta deludendo e sbandando inaspettatamente per cui sarebbe da sfruttare il loro momento difficile. poi arriva una Fortitudo che marcia già alla grande, si va a Verona che regola Udine e subito dopo a Piacenza che sta sorprendendo. Dopo di che i due derby ravvicinati (però al Pala Rubini). Sarebbe utile arrivare alla sfida coi bolognesi a punteggio pieno (loro vanno a Nardò non sarà insormontabile la trasferta). Importante che coach Christian sistemi le amnesie in difesa e soprattutto avere tutti i 10 giocatori integri fisicamente.
Ma iniziamo da Cento. Sempre con fiducia.

VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, Pall. Trieste battuta da Trapani: "Male in difesa, condizionati dalle invenzioni dei singoli"

E' arrivata la prima sconfitta (94-81), che fa male perchè c'era entusiasmo in squadra e nei tifosi (ed è sanguinoso scoprirlo) e perchè ha rivelato molte cose.
Intanto dal coach: in sala stampa non è arrivata una chiave di lettura tecnica, sembrava una pratica normale, si è perso, si va avanti. Ma invece bisogna dire che abbiamo giocato contro una squadra ben assemblata, molto robusta fisicamente, molto aggressiva in ogni parte del campo, con giocatori di categoria superiore ed infatti i nostri (retrocessi a maggio) sono scomparsi dalla partita. Inutile elencare nomi e cognomi, diciamo che i nostri due americani insieme hanno prodotto oltre il 50% dei nostri punti, il resto è stata poca cosa specialmente in difesa dove abbiamo di nuovo concesso tiri da tre punti, anche da otto metri, piedi per terra senza contestarli.
Nel primo quarto e per tutto il primo tempo si è visto un infinito tourbillon di cambi che, secondo me, non porta il giocatore ad entrare in partita e soprattutto il gioco viaggia su improvvisazioni dei singoli, seppur spettacolari o di qualità, il gioco diventa frenetico e se non la metti dentro in un amen vai sotto di dieci.
Nonostante tutto a inizio ultimo periodo l'avevamo rimessa in gioco arrivando sotto di un solo punto, ma la freschezza atletica e la superiore prestanza dei siciliani hanno fatto la differenza.
Alla fine si può dire che come sempre le percentuali hanno deciso il vincitore (nella fattispecie quelle da tre punti) ma va detto invece che a Notae si è concesso un 10 su 12 da due punti con molte conclusioni ravvicinate (difesa dove sei?) e che in attacco siamo stati sopraffatti (si sono salvati Brooks e Reyes).
Le statistiche parlano di una gara in bilico, decisa solo da una migliore precisione dall'arco ma se guardiamo le prestazioni dei singoli mi sento di dire che Michele Ruzzier (5 palle perse) va recuperato, non sembra essere entrato nel mood di coach Christian, Bossi oggetto misterioso (forse non piace al coach) resta il fatto che gioca due inutili minuti a partita. Campogrande e Deangeli sono ritornati (parlo di questa partita) quelli dello scorso anno, Ferrero non ha inciso e Filloy ha sparacchiato (molto a salve) tentando di salvare la barca con i tiri da fuori vista la penuria di gioco. Vildera il suo lo fa ma gioca ancora troppo poco mentre Candussi ha trovato pane per i suoi denti pur non demeritando.
Personalmente sento la mancanza di un "4" fisicato e verticale, Reyes è un "3" e tra Vildera e Candussi e tutti gli altri c'è un solco profondo. Pensando ad un identikit recente mi viene in mente uno come Lever, per restare in Italia.
Comunque, in conclusione, per ora questa squadra si basa sulle invenzioni dei singoli, anche lodevoli, ma manca di un impianto di gioco. Forse anche il coach ha bisogno di allenare se stesso.
Saltata la final 4 di Supercoppa e visto il posticipo del nostro debutto in campionato, adesso abbiamo davanti ben due settimane piene per poter oliare i meccanismi, magari un paio di amichevoli potrebbero fare al caso
Buon lavoro e facciamo tesoro della sconfitta con Trapani, può essere utile.
Buon campionato.
 
VITTORIO LEONE