Camillo Tavernelli, suo il gol forse ormai insperato che regala la salvezza alla Triestina
Dall'incubo alla gioia, Tavernelli al 92' regala la salvezza alla Triestina: Sangiuliano in D
Per la serie “Clamoroso al Cibali”. Dopo il “Clamoroso a Crema” con i due gol alabardati agli sgoccioli della sfida che sono valsi i play-out,
ecco il “Clamoroso a Seregno” con l’Unione che in dieci (rosso ad Adorante dopo 8’ dalla sua entrata in campo) trova al 92’ la rete della salvezza, pazzesca, di Tavernelli; stop di petto e bordata all’incrocio dai diciotto metri. Per una volta sono dunque gli altri a vedere festeggiare la Triestina, un’Alabarda seguita da oltre 600 tifosi decisamente festanti alla fine, sotto la pioggia, al pari ovviamente di giocatori e società.
E come spesso accade quando arrivano certi risultati, il mister è quello che fa un figurone. Nell’occasione è dunque il poco offensivo Augusto Gentilini, o come forse lui stesso potrebbe definirsi "equilibrato", colui che è stato dirottato dalla Primavera alla Prima squadra, a risultare il trionfatore. In questa circostanza ha cambiato qualche pedina sin dal fischio d’inizio, forse ascoltando il volere della piazza. Gentilini anche fortunato insomma, come i generali napoleonici, ma bravo a creare il gruppo dal punto di vista umano anche se dal lato tecnico ha potuto contare sicuramente su elementi migliori rispetto a Bonatti e Pavanel. Bravo a crederci, e non poteva fare diversamente, anche quando si trovava abbondantemente ultimo in classifica.
Si è salvata la Triestina e si è salvato l’Albinoleffe, rispetto alle meglio piazzate Sangiuliano e Mantova. Il calcio a volte è insomma strano.
Dopo questo scampato pericolo, sperando che l’Unione sia estranea ai fatti di Crema come la stessa società ha più volte ribadito, bisognerà lavorare in maniera più competente, se magari non per puntare in alto almeno per non soffrire così tanto. L’inferno dei dilettanti era ormai lì ad un passo, in pochi riponevano speranze all’82’ a Crema e al 90’ a Seregno. Invece è andata bene in entrambi i casi. Ma non sarà sempre domenica, la dea bendata (in questo caso però anche forza di volontà di chi è sceso in campo) è capace anche di voltare le spalle.
Quattro cambi iniziali rispetto alla gara di andata per la Triestina e…alla fine è cambiato anche l’esito. Quando l’Unione sembrava spacciata, ha trovato dunque la zampata della salvezza in dieci, rispedendo i citizens (spesso a terra e con palloni lenti a tornare in campo - una volta fuori - nella seconda metà di gara) in serie D dopo una sola annata (la prima) in serie C. E pensare che a un certo punto del campionato, i meneghini erano a un passo dalla salvezza e poi hanno ripercorso la stessa strada di 12 mesi fa del Seregno, giocando tra l’altro sul campo di quest’ultimo.
Quanto alla cronaca spiccia di una gara combattuta, in avvio una punizione di Volpicelli viene deviata in angolo dal portiere Matosevic. Al 15’ Celeghin perde palla ingenuamente a centrocampo, dando il là a un contropiede locale tre contro tre, che Malcagliati conclude fuori senza scaricare a un compagno piazzato meglio. Al 16’, quidni Mbagoku, schiaccia di testa e dopo il rimbalzo la palla si impenna di quel tanto per finire alta…Alla mezz’ora Paganini tira di poco fuori e al 34’ palo di Felici su punizione con l’estremo difensore che sembrava in ritardo. Infine al 43’ bella azione in superiorità degli sconfitti, che ci provano e una deviazione di Piacentini contribuisce a far finire la palla in bocca a Matosevic. La ripresa si apre con il primo vantaggio triestino grazie al colpo di testa di Mbagoku. L’Alabarda, però, non supera più il centrocampo e al 9’ un’uscita kamikaze di Matosevic su Pascali causa un rigore, prontamente trasformato dal mancino Salzano. Gli ospiti accusano il colpo per qualche minuto e poi la gara torna a essere alla pari e giocata soprattutto sulla mediana. Il neo entrato Adorante si fa espellere al 33’ per un colpo a sfera lontana su Alcibiade. Sembra incanalarsi sull’1-1 e al 2’ di recupero (6’ iniziali e poi diventati 8’) una sponda di Mbagoku permette a Tavernelli di indovinare il sette con una staffilata da fuori area.
SANGIULIANO CITY 1
TRIESTINA 2
MARCATORI: s.t. 2’ Mbagoku, 11’ Salzano (rig.), 47’ Tavernelli.
SANGIULIANO CITY: Grandi, Zanon (37' st Baggi), Pascali, Alcibiade, Marchi, Fusi (43' st Floriano), Metlika, Salzano, Volpicelli (14' st Miracoli), Cogliati, Fall (43' st Bruzzone). A disposizione Lattisi, Borotac, Ippolito, Casali, Deiana, Zugaro, Morosini. All.: Ciceri
TRIESTINA: Matosevic, Germano, Masi (35' st Tavernelli), Piacentini, Malomo (15' st Ciofani), Paganini (25' st Adorante), Lollo (25' st Gori), Celeghin, Felici, Minesso (15' st Tessiore), Mbakogu. A disposizione Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Pezzella, Lovisa, Iacovoni, Crimi, Rocchetti. All.: Gentilini
ARBITRO: Davide Di Marco di Ciampino (assistenti Federico Votta di Moliterno e Marco Ceolin di Treviso, quarto ufficiale Daniele Virgilio di Trapani)
NOTE Ammoniti Malomo, Zanon, Alcibiade, Ciceri (dalla panchina), Rocchetti (dalla panchina), Marchi, Germano, Masi, Falla. Calci d'angolo: 6-3. Minuti di recupero: 2' e 8'.