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vittorio leone

Il Ruggito del Leone, a mente fredda: "Scoperti nel settore lunghi, cambi disorientanti"

Con l'uscita forse un po' inattesa dalla Supercoppa si può considerare esaurito il precampionato della Pallacanestro Trieste (anche se io auspico si possano fare un paio di amichevoli che risulterebbero utilissime visto l'attuale andazzo) e quindi mi ritrovo a pensare, valutare e rivalutare quanto si è visto finora, in campo e fuori dopo la maledetta domenica della retrocessione.
La nuova proprietà, espressasi a caldo per un "repulisti" all'interno della squadra, affida l'incarico di General Manager a Michael Arcieri, professionista esemplare che stava portando Varese ai play off (poi persi per la nota penalizzazione) e che ha meritatamente vinto il titolo di Manager dell'Anno (peraltro appena premiato, complimenti Mike). Arcieri prende possesso del suo nuovo incarico e incomincia a modellare il nuovo roster che dovrà tentare di risalire subito in serie A. Si rinuncia a Marco Legovich (e non poteva essere diversamente) ma si inizia a contrattualizzare i giocatori appena retrocessi (escluso Lever ahimè accasatosi subito a Napoli) partendo da Stefano Bossi e finendo all'ultimo momento utile con Michele Ruzzier (tutti ingaggi conditi da appellativi roboanti per ciascun giocatore).
In parallelo si procedeva a completare il roster con il ritorno di Candussi e l'innesto di due attempati ma sempre validi esterni e cioè Filloy e Ferrero. In seguito sarebbero arrivati i due americani.
Alla presentazione della campagna abbonamenti il presidente disse che il nostro sarebbe stato un team di A1 che avrebbe giocato in A2 al che mi sono chiesto: ma allora perchè siamo retrocessi? Vabbè, passiamo oltre.
Viene assunto un giovane coach americano che incomincia a lavorare dopo Ferragosto plasmando una squadra dichiaratamente votata all'attacco, difesa poca, rimbalzi e corri e tira, senza lunghi o quasi e comunque senza gioco per i lunghi.
Bene, le prime amichevoli e la Supercoppa ci parlano di un team molto affiatato, la chimica di squadra funziona e soprattutto esiste uno splendido affiatamento tra i ragazzi, cosa fondamentale per affrontare un torneo che dura quasi una gravidanza dove andare d'accordo (per dirla facile) è salutare e irrinincianile.Si vince a Cividale e soprattutto contro Udine, pur palesando qualche lacuna difensiva (nelle triple Udine ci è stata davanti grazie a troppi tiri facili piedi per terra). Ritroviamo le prestazioni di giocatori che onestamente con la serie A c'entravano poco (vedi Deangeli e Campogrande). Per cui vincere fa bene e aiuta a vincere.
Bene, arriva il quarto di finale di Supercoppa che ci mette di fronte Trapani, squadra costruita per vincere il campionato e strombazzata oltre misura dal suo presidente (con ragione però, si vedrà alla fine).
Perdiamo meritatamente fin da quasi subito, e assistiamo a una gara a tratti imbarazzante: pur in vantaggio dopo due minuti girandola infinita di cambi, ne abbiamo già parlato, che secondo me portano i giocatori (chi di più chi meno) a non entrare in ritmo e a trovarsi disorientati, in maniera che ognuno comincia a giocare in maniera individuale senza troppe alchimie di squadra. E allora vediamo che davanti a una squadra secondo me più forte di Udine, la squadra di A1 che gioca in A2 va in difficoltà soprattutto in difesa (sia dall'arco che sotto il ferro) ma anche in attacco, Ruzzier non è lui, l'ho visto andare in penetrazione e sul più bello fermarsi scaricare a Ferrero con tripla sul ferro. Tira poco e male, subisce pochi falli, gli manca un lungo verticale a cui consegnare palloni sul ferro per alley hoop o schiacciate, sembra snaturato nel gioco.
Candussi è uscito per un leggero infortunio e la squadra si è disunita e ha subito il parziale decisivo.
Vildera fa il suo ma non è nè verticale nè esplosivo, per cui se penso a nove mesi di torneo con gli infortuni dietro l'angolo, mi sento abbastanza coperto nel settore play/guardie/esterni ma totalmente scoperto nel settore lunghi.
Secondo me manca un centrone verticale (italiano intendo) che permetta a Candussi di giostrare da "4" (che è il suo ruolo) e che possa essere utile in caso di assenze dei compagni. Dire o proporre questo significa anche cambiare sistema di gioco e non credo che questo sia nel "credo" del nostro coach.
Spero che abbia ragione lui e che a partire dal 4 ottobre vedremo una squadra equilibrata e con un impianto di gioco assimilato e produttivo.
Con fiducia, buon campionato a tutti.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, a Verona sconfitta preventivabile: "Arcieri ci sei?"

Trieste perde ancora (81-69) come era abbastanza preventivabile. Meno male che sono all'estero e non ci sono andato di persona e meno male che lo smartphone riproduceva le immagini a scatti così che mi sono risparmiato qualcosa dello scempio di una gara persa giocando male ma che di più non si può.

Erano anni ma tanti che non vedevo giocatori vagare per il parquet in cerca di un'idea, una ispirazione che potesse dare un senso alla loro presenza in campo. Tranne Reyes che salvo e che ammiro per avere accettato questa avventura triestina, tutto il resto è noia (cit. Califano). Ruzzier impalpabile (1 su 5 da due punti) deluso e deludente, Brooks da tagliare (o gioca da solo o è un'azione sprecata), Deangeli tanta grinta ma il basket di serie A gli appartiene poco, Candussi e Campogrande vittime dei falli e i due over 35 (F&F) sono oggettivamente over 35. Si stava salvando Vildera ma dopo tre centri in successione Jamion Christian ha voluto dimostrarci il suo spessore di coach richiamandolo sul pino.

Però nonostante noi non difendiamo, Verona si stava incartando da sola al punto che alla fine del terzo quarto eravamo sopra di uno.
Ma giocare a ciapa no siamo stati più bravi noi e con un bel 1 su 6 da tre e un risicato 4 su 9 da due nell'ultimo periodo abbiamo calato il sipario sul match. A proposito, a Cento calanti da metà gara in poi, con la Effe a rotoli 40 minuti e oggi persi per il campo nel finale: non sarà che atleticamente siamo messi male? Male di gioco e male di fiato, così siamo più sicuri nella prestazione. 
19 palle perse e 10 recuperi subiti vanificano il saldo positivo a rimbalzo, come sempre. Per finire un dato che per me conta molto: i tre piccoli 2 su 13 da tre punti, anomalo a dire poco. E per non parlare delle ali piccole. 
Adesso due strade abbiamo davanti: si resta così (coach e players) e allora guardiamoci dietro perché quest'anno si retrocede in tanti, oppure si cambia (coach e magari qualche giocatore) e allora c'è tempo, si può anche scalare i play off partendo dal basso e magari tornare a sognare.
Arrivano ravvicinate due partite delicatissime, Arcieri ci sei?
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, battuta un'indomita Cividale: "Liete sorprese ma manca il killer istinct"

Buona vittoria (col brivido) contro una indomita Cividale (86-79). Si è visto qualcosa di diverso e di migliore rispetto alle gare precedenti, dovuto anche a situazioni inattese e liete sorprese.
Brooks assente per una infiammazione inguinale (peraltro non grave) ha permesso di vedere una pallacanestro più fluida con la palla che correva di più, Ruzzier ha giostrato meglio del solito facendo intravedere che la coesistenza in campo dei due sarebbe da limitare al minimo se non da evitare.
Le sorprese partono da buone scelte offensive di Deangeli, da Ariel Filloy finalmente in starting five e da Luca Campogrande che in questa partita è stato una sentenza: primo tempo al solito anonimo (9 minuti con 1 su 3 al tiro da tre punti) ma secondo tempo da alieno con 6 centri su 7 tentativi da tre punti in poco meno di 13 minuti e conditi da un' ottima difesa. Oltretutto alcuni tiri erano anche contestati per cui gran merito al ragazzo che forse si è sbloccato anche psicologicamente. Di sicuro lo si è visto più concentrato, preciso e lucido nelle scelte di tiro, adesso per cortesia Luca continua così che ritroviamo un giocatore che ritenevo perduto.
Resta il fatto che senza la sua prestazione sarebbe stato complicato portarla a casa, anche a causa della mancanza cronica del "killer istinct" di questa squadra: a circa 3 minuti dalla fine infatti dal punteggio di 81 a 67 subiamo un parziale di 10 a 0 che ci ha fatto vedere le streghe, maturato per errori madornali ma anche per ottime iniziative dei ducali che non sono nuovi a recuperi di questo tipo, e stranamente con Campogrande sul pino: misteri di coach Christian. Poi Reyes ha tolto le castagne dal fuoco e si è vinto.
Partita dai numeri insoliti, 10 su 13 da due punti nel primo tempo e 3 su 10 nel secondo a causa anche della zona messa in campo da coach Pillastrini.
Più lineare invece lo score nei tiri da tre con una percentuale che alla fine del match sarà del 48% con la quale perdere dovrebbe essere impossibile anche perchè siamo ritornati (complice la zona di cui sopra) a tirare molto da tre (40 tentativi contro i 23 effettuati con Udine).
Statistiche ribaltate anche nei rimbalzi, pari nel computo totale ma noi abbiamo catturato solo 9 carambole offensive (15 per Cividale) mentre contro Udine ne abbiamo recuperati ben 20 contro le sole 9 degli avversari. Penso che sia la prima volta che soccombiamo nei rimbalzi offensivi però le percentuali ci hanno salvato. D'altronde nel basket devi fare ciuff altrimenti non si vince, aldilà di palle perse rimbalzi oppure meno tiri liberi (come contro Cividale; solo 4 personali per noi contro i 12 per i ducali).
Partita buona dicevo, e anche buone prestazioni dei singoli, con qualche assenza (Vildera e Ferrero), anche Bossi che ha avuto 10 minuti in campo non mi è dispiaciuto. A proposito di giocatori, suggerisco a Mike Arcieri di scriversi in agenda il nome di Marangon, che deve compiere ancora 18 anni e che me lo porterei in squadra già domenica prossima.
Con Cividale siamo alla terza vittoria consecutiva dopo i bagni di sangue a Cento, a Verona e con la Fortitudo in casa. Siamo su una buona strada. Adesso bisogna consolidare le prestazioni e portare fieno in cascina. Fino alla sfida con Bologna dell'antivigilia natalizia mancano 6 partite: il target è di vincerle tutte. Rimini, Forlì a casa, Orzinuovi, Chiusi a Trieste, Nardò e Cento al Pala Rubini non sono ostacoli insormontabili. Se vogliamo puntare a una fase a orologio non proibitiva vanno messi in cassa i prossimi 12 punti in palio. Chiedo troppo? Ma no dai per una squadra di serie A che casualmente gioca in A2 non può essere troppo. Forza ragazzi, no passi indietro, solo crescita.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, battuta Verona soffrendo: "Contava solo vincere"

Ultima partita del 2023 di fronte Verona, una delle 5 contendenti per la vetta del girone rosso di questo campionato.
Abbiamo vinto (88-85), soffrendo non poco, ed è l'unica cosa che conta. La partita ancora una volta non è stata bella, giocata in sostanziale equilibrio salvo uno strappo a favore di Verona con parziale di 23 a 8 negli ultimi 6 minuti del secondo periodo. In quel frangente noi abbiamo perso la testa e le misure in difesa (ho visto perfino Ruzzier marcare Murphy subendolo ovviamente) e Verona ha sciorinato gioco fluido, belle azioni offensive e ottime realizzazioni.
Ad inizio terzo quarto un ulteriore parziale di 0 a 7 in 2' ci manda a - 12 e a quel punto ho temuto il peggio, ma c'era tutto il tempo per rimediare, grazie a Ruzzier e Brooks siamo rimasti in partita riavvicinandoci e chiudendo il periodo sul 20 pari.
Nell'ultimo quarto abbiamo sistemato la difesa e con un insolito trio di giocatori tutti sul parquet per l'intero periodo (Reyes, Vildera e Filloy) coach Christian ha ripreso Verona lasciandole solo 17 punti nel quarto e portando a casa il fondamentale successo.
Alla fine è stata la vittoria della volontà ma ancora non del gioco.
Nel primo quarto con 7 palle perse (delle quali 3 di Ruzzier, saranno 6 alla conclusione per lui) ci ha salvato un'ottima percentuale al tiro (50% da tre punti e 66% da due) per tenerci allacciati a Verona.
Nel corso della gara le percentuali sono scemate ma comunque abbiamo chiuso con un discreto 39% da tre punti e con un buon 62% nei tiri da due. Deficitari i tiri liberi (13 su 22 che ci potevano costare la partita). A proposito di tiri liberi Verona nell'ultimo quarto non ne ha tirato nemmeno uno (mah, misteri del basket). Un dato interessante è che abbiamo realizzato ben 17 punti da secondi tiri contro i 6 punti dei veneti, dato che finalmente riequilibria il numero di tiri complessivi da due punti (34 erano 15 a Bologna) con quelli da tre (28 con Verona 46 a Bologna).
Parlando un po' dei singoli, Ruzzier (nonostante le 6 perse e il 60% ai personali) e Brooks (con uno smagliante 70% dal campo) a mio avviso sono stati i più convincenti, ma altrettanto importanti sono stati gli ultimi 10' di Filloy (soprattutto in difesa) di Vildera (croce e delizia) e di Reyes (con un 4 su 5 da 9 punti nel periodo).
Archiviamo dunque in fretta questa partita non trascendentale ma utilissima per la classifica e buttiamoci nel 2024 con grinta e determinazione.
Dopo una non facile Piacenza si andrà a Udine e là capiremo molte cose.
Auguro a tutti un 2024 positivo, con gioie, fortuna e salute.
Alla prossima.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, battuto un modesto Cento: "Viste molte cose buone. Un'altra perla di Vildera"

La Pallacanestro Trieste ha ottenuto contro Cento la sua ottava vittoria consecutiva (80-66), con pieno merito anche se va detto che Cento non è stata avversaria particolarmente difficile, anzi una delle squadre meno dotate viste al PalaRubini.
Però le partite bisogna vincerle e farlo non è mai del tutto scontato.
Le cose buone viste sono state molteplici: un'ottima difesa, una veloce circolazione della palla, ma soprattutto una gara indirizzata sin dalla palla a due, un crescendo che ci ha portato a metà terzo quarto sul 55 a 33 e da lì un piccolo black out con un parziale negativo di 7 a 16 fino alla fine del periodo per poi affrontare in parità l'ultimo spicchio di gara.
Abbiamo preso 5 rimbalzi in più, perso 4 palle in meno (solo 6 le nostre) e fatto 10 falli contro i 17 degli emiliani per cui abbiamo eseguito 12 tiri più di loro, ma attenzione, abbiamo tirato con le medesime percentuali di Cento, sia nei tiri da due punti che nelle bombe, addirittura abbiamo fatto molto peggio nei tiri liberi.
E a questi risultati va data una notevole rilevanza in chiave Fortitudo, dove la nostra squadra oltre al bel gioco e alla difesa dovrà provvedere a metterla dentro con maggior precisione.
E lo stesso discorso vale per singoli giocatori, con Filloy ancora a zero centri come contro Nardò, Reyes e Ruzzier, peraltro autori di un'ottima partita, ancora con percentuali leggermente deboli, così come Candussi, mentre un'altra perla ha collezionato Giovanni Vildera, di nuovo in doppia/doppia e dobbiamo salutare la bella performance di Deangeli (3 su 6 nelle bombe) "battezzato" male da coach Mecacci che in sala stampa aveva detto di aver ritenuto il nostro capitano negativo al tiro e da Campogrande (anche lui al 50% nelle triple) che per me gioca troppo poco. Rimane Brooks, che già da un paio di partite (ossia da quando ha lasciato la regia a Ruzzier) tira poco visto il largo minutaggio e realizza pure poco. Per Bossi 12 minuti buoni ma anche lui con pochi tentativi al tiro.
In definitiva 3 giocatori hanno tirato il 60% delle conclusioni totali (Reyes, Ruzzier e Candussi) e quelli che hanno dimostrato di avere la mano migliore hanno tirato di meno (anche se va detto che non sapremo mai se avessero mantenuto tale rendimento).
Ancora vistosi e concreti passi avanti per la nostra squadra dunque, che adesso arriva con il morale alto e in buone condizioni di forma al momento clou della regular season (Fortitudo, Verona e Udine nelle prossime quattro gare).
Fateci vedere già sabato che è tutto vero quello che stiamo vedendo e che siamo il team che può ambire con solidità e fiducia al primo posto la sera di domenica 4 febbraio.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste cade anche a Latina: "Ma abbiamo un coach?"

Premesso che la qualità della diretta televisiva (per fortuna) non mi ha fatto vedere appieno lo scempio che si è materializzato in quel di Cisterna di Latina, penso di poter dire che contro la derelitta squadra di Latina si sia compiuto il capolavoro (in negativo) della nostra Pallacanestro Trieste.
Vi prometto che la faccio breve ma devo partire dallo scorso mese di agosto, quando TUTTI: la proprietà, tecnici, giornalisti, addetti ai lavori, tifosi accreditavano Trieste come una delle favorite con un roster da 10 giocatori titolari, con pedigree di alto livello e esperienza da vendere, finanche in nazionale (Ruzzier e Filloy).
Ebbene dopo 5 mesi di campionato giocato senza entusiasmare nè divertire, la squadra perde in casa con una rivale composta principalmente da universitari (Luiss Roma) e va a Latina a perdere 70 a 67 contro l'ultima del girone verde (di per sè molto peggio del rosso) sciorinando una ulteriore prestazione deprimente.
Ma il roster così celebrato in estate si è imbrocchito fino a questi livelli? Io non posso crederlo, che alcuni ragazzi fossero stati sopravvalutati ne sono certo, ma qua siamo davanti a un obbrobrio tecnico.
Ultimi due minuti del secondo quarto: coach Christian schiera in campo il seguente quintetto: Ruzzier, Bossi, Brooks, Filloy e Deangeli. E' possibile una scelta simile? Vi assicuro che strizzavo gli occhi nella nebbia della ripresa video per capire se erano in campo proprio quelli, per non parlare dell'uscita dal time-out dell'ultimo minuto di quel periodo.
Ma abbiamo un coach? Intoccabile? E lo avremo anche l'anno prossimo?
Giocatori di livello dicevo che contro la difesa modesta degli avversari tiravano da tre punti tiri aperti facili: Brooks 0 su 9, Filloy 3 su 13, ma di cosa stiamo parlando? Sta alla guida tecnica capire, modificare, trovare altre strade.
70 tiri complessivi dal campo noi, 64 Latina, stessi rimbalzi (45) stesse palle perse (9) addirittura Latina stava perdendola ai liberi (un ottimo 15 su 17 per noi, un terribile 12 su 22 per loro) ma niente di tutto questo è bastato. Persa.
Ma abbiate pietà di noi, di chi vi ama, vi segue, e si aspetta una gioia.
42% nei tiri da due punti, 22% nelle bombe, è un ritornello abituale, uno scout definitivamente perdente.
E colpiscono certi aspetti del gioco che risultano di difficile comprensione: primo tempo, Vildera gioca 14 minuti (come sempre viene tolto nel suo momento top) viene imbeccato con facilità da Ruzzier, Filloy, Brooks, realizza e convince.
Secondo tempo: gioca 17 minuti, conclude tre volte contro le 9 del primo tempo e soprattutto non si vedono più i giochi per lui, e non mi pare che la difesa di Latina sia stato uno scoglio insormontabile.
Comunque questo è lo spettacolo che ci viene offerto in una fase a orologio che doveva essere invece propedeutica allo sviluppo dei giochi da proporre nei play-off (contano solo quelli, vero Arcieri?) e a proposito degli spareggi finali, con Verona che vince a pochi secondi dalla sirena e noi sconfitti si sta materializzando quel quinto posto che non sarebbe nemmeno male se venisse capitalizzato con interventi sul mercato e con un Reyes in piena salute e forma fisica.
Dall'altra parte, si sta consolidando il quarto posto di Rieti che potrebbe quindi essere la nostra prima avversaria nei play off, certo che Rieti che rifila 31 punti di scarto a Nardò lasciandola a 46 punti fatti non credo sia un'avversaria molto comoda per la nostra malridotta Pallacanestro Trieste.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste elimina Torino: "La stanchezza si fa sentire. Involuzione nel gioco"

Questi sono i play off, battaglie all'ultimo sangue, Trieste ha vinto 74 a 71 ma poteva anche perdere, abbiamo visto un primo quarto di ottimo basket, fluido, pulito e preciso, 21 a 6 per noi al 5' al punto che mi sono detto "ma come mai non abbiamo vinto il girone" poi inesorabilmente tutto si è complicato, le difese hanno soverchiato attacchi imprecisi fino all'inverosimile.

Abbiamo vinto una gara con percentuali da sconfitta sicura, il 45% da due punti e il 25% nelle triple, ci hanno salvato i 23 tiri liberi contro i 14 di Torino (oltretutto tirati col 50%) e la tripla da casa sua di Filloy sulla sirena di fine terzo quarto. Nel secondo tempo abbiamo realizzato 27 punti di cui 11 personali, per cui dal campo abbiamo raccolto 16 punti diconsi 16, frutto del 28% da due punti e del 15% dalla lunga distanza. E badate bene, abbiamo recuperato ben 20 rimbalzi più di loro (54 a 34), sono numeri da capogiro (in negativo però). Ma si è vinto, superiamo il primo turno con un secco 3 a 0 e abbiamo otto giorni pieni per recuperare energie prima della semifinale, mentre i nostri possibili (e probabili) avversari ossia Forlì perdono a Vigevano, già sono colpiti dagli infortuni, se ci si metta anche la stanchezza, chissà forse lo scenario si fa roseo, però a proposito di stanchezza contro Torino abbiamo visto un Reyes boccheggiante autore di 3 canestri su 13 tentativi (12 carambole difensive al suo attivo) ma anche gli altri non è che hanno concluso in freschezza, il tanto decantato roster lungo di Trieste così lungo poi non lo è visto che Filloy, Vildera, Ruzzier e Brooks hanno giocato intorno ai 31 minuti e Reyes ben 34 minuti.

Comunque questi sono e speriamo che restino sani. A mio avviso Brooks non è un playmaker, quando gioca in quel ruolo il gioco ne risente mentre con Ruzzier la musica in regia ha un'altra qualità. D'altra parte anche Torino ha giocato lunghi minuti col doppio playmaker, Vencato e Schina, e prendo l'occasione per fare i complimenti a Matteo, morde e la mette dentro (5 su 6 dal campo nel primo tempo poi però 0 su 3 nel secondo periodo seppur con uguale minutaggio) risultando alla fine il top scorer dei suoi.

Alla fine conta che abbiamo vinto gara -3 ed è una grande notizia però siamo scivolati un po' indietro sul piano del gioco mentre a Torino eravamo stati più autorevoli e concreti, in gara -3 abbiamo rischiato ma alla fine contava vincere e quindi bene così.

Una nota sul pubblico, tornato quello dei bei tempi e delle grandi occasioni, col gioco finora espresso dalla squadra la risposta dei tifosi è stata importante, adesso il prossimo appuntamento al Pala Rubini è previsto per venerdì 24 maggio (se Forlì vince il suo quarto di finale), speriamo di arrivarci al meglio e con almeno una vittoria in tasca, in modo che il sogno possa continuare.

VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste passa a Chiusi: "Vinto con voglia e determinazione"

Abbiamo vinto (65-76) a Chiusi e i due punti fanno classifica, ma abbiamo vinto con voglia e determinazione non con la prestazione.
Premetto che a causa dell'orrendo servizio in streaming di LNP Pass sono riuscito a connettermi soltanto all'ultimo minuto della prima frazione e quindi il mio commento sarà necessariamente risicato e striminzito, non so i motivi delle assenze di Vildera e Filloy, mentre so che Reyes ha giocato poco più di tre minuti (nei due quarti) a causa di due falli ravvicinati che ovviamente non ho visto. Però ho visto le sanguinose palle perse di Ruzzier e Bossi negli ultimi 50 secondi del primo tempo e confesso che mi sono preoccupato soprattutto se abbinate al 6 su 20 nei tiri da due punti e al 4 su 15 in quelli da tre.
Nell'intervallo ho visto di nuovo le streghe e mi chiedevo che razza di partita stavamo portando avanti sotto di undici punti.
Diciamo che nel terzo quarto ho visto e capito tante cose, al di là del punteggio nel quarto di 24 a 9 per noi.
Intanto ho capito che la produzione di gioco e punti della nostra squadra arriva dal trio Reyes-Brooks-Candussi, poi ho intravisto che al momento esiste un problema Ruzzier, con 5 palle perse, regia offuscata e tiri sempre pochi e poco precisi. Resta il fatto che con Michele in campo nel terzo quarto abbiamo fatto in 6 minuti 6 punti dal campo più 4 tiri liberi e negli ultimi 4 minuti con Brooks in cabina di regia abbiamo realizzato 14 punti in 4 minuti. In questo terzo periodo Reyes, rimesso stabilmente in quintetto, ha prodotto ben 10 punti.
All'intervallo breve la Pallacanestro Trieste era avanti di 4 punti e da lì abbiamo costruito il successo complice una disastrosa percentuale da tre punti di Chiusi (alla fine saranno 3 centri su 22 tentativi), Diciamo che se Chiusi avesse tirato come Orzinuovi nelle triple, non so se l'avremmo portata a casa, anche perchè pure le nostre percentuali sono state a dir poco misere. Col 28% da tre e il 46% da due punti quando affronteremo altri team più strutturati non sarà facile vincere.
Mettiamola così: Trieste giocherà meglio con le squadre forti piuttosto che con squadre di basso profilo (si spera). Anche perchè con Orzinuovi e Chiusi spettacolo non si è visto, voi mi direte che lo scorso campionato lo spettacolo c'era ma si perdeva tanto, per cui meglio brutte partite ma vincenti. Va tutto bene, ma aspetto le gare dal 22 ottobre in poi per trovare le risposte.
Qualche sguardo sulle prestazioni dei singoli, già detto dei tre condottieri (e non parlo di percentuali ma di concretezza e di lucidità e presenza nel gioco, Candussi per esempio ha scodellato due assist fenomenali oltre a realizzare da sotto, in gancio, da tre punti) mi piace vedere lievi segnali di crescita da parte di Luca Campogrande che lentamente si sta ritrovando sperando che trovi anche la giusta continuità. Degli altri resta poco da dire, con Ferrero e Bossi deficitari nel tiro nonostante l'alto minutaggio concesso a causa dell'assenza di Ariel Filloy.
Adesso non c'è nemmeno il tempo di rileggere la gara contro Chiusi che incombe la visita a Trieste di Nardò, formazione da prendere con le molle. La sfida in terra toscana ha dimostrato che gare facili o scontate non ce ne sono, nemmeno se disponi di un roster come il nostro. Ah dimenticavo, tra il livello qualitativo del roster e le vittorie mi piacerebbe vedere anche un bel gioco.
Dobbiamo crescere e migliorare, possiamo farlo. Con fiducia.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste passa a Piacenza soffrendo: "Da migliorare i possessi palla"

Meno male, abbiamo vinto (84-87) una partita che dovevamo uccidere molto prima e che stavamo per perdere (parziale di 0 a 14 cavallo dell'ultimo quarto), salvati dall'istinto killer di un grande guerriero come Ariel Filloy, che se avessimo avuto in salute l'avremmo portata a casa anche a Cento.

Piacenza ha deluso, mi aspettavo una squadra veloce e fresca mi è sembrata nell'insieme poca cosa. Molto bravo Filoni (ex Tortona) che si vociferava in estate venisse da noi (nel ruolo di Deangeli sarebbe stato ideale).

Comunque questa gara non l'abbiamo giocata male, anche se Brooks playmaker e Ruzzier guardia lo capisco poco, Brooks ha fatto benino catturando 10 carambole grazie al suo gran senso di posizione (già rilevato in più occasioni) ma quando palleggia fa venire i brividi. Ruzzier ha imbeccato Candussi alla grande ma a mio parere non è sereno, perde 5 palloni a partita e tira male. Con lui cito in velocità gli altri tre compagni di sventura dello scorso torneo ossia Deangeli, Bossi e Campogrande e li accomunò in un veloce oblio.
Vildera il suo contributo lo porta e Candussi fino a che non si carica di falli è un fattore. Senza Reyes la squadra si è compattata e ha voluto vincerla, trascinata da un alieno Ariel Filloy che con uno stellare 9 su 12 nelle triple ha affossato gli emiliani. Mi ha impressionato il suo finale di partita quando dopo due triple dalla punta figlie di personalità e attributi over size è andato in penetrazione come un bulldozer ad asfaltare pitturato e ferro. Segno anche di una invidiabile condizione fisica, ha giocato poco finora e alla sua età è determinante centellinare la fatica. Venendo ai numeri in generale, perdiamo sempre troppe palle in maniera anche goffa e gli avversari ci recuperano sempre troppi palloni, i due saldi producono troppi tiri regalati che per fortuna spesso li salviamo a rimbalzo 45 a 31 il saldo finale per noi).
Ma quando calerà questa performance saranno dolori per cui cerchiamo di gestire meglio i possessi (Ruzzier e Brooks 9 perse in due, il 50% del totale) per evitare di subire troppi tiri (Piacenza ha tirato sei volte più di noi con le stesse  percentuali nostre). 
A proposito di percentuali, abbiamo vinto grazie alla pochezza nei personali di Piacenza (il 35% in questo fondamentale è un suicidio) e grazie alla nostra mira finalmente adeguata per vincere: il 61% da due punti e il 37% da tre più il 78% nei tiri liberi sono i numeri giusti. 
E finalmente con un buon dosaggio nel tiro da tre punti (35 tentativi contro i 50 di qualche altra partita).
Tutto questo senza Reyes, che lo rivedremo domenica nel super derby contro Udine. Come ritornerà a Trieste? Sano? Stanco? A 27 anni non dovrebbe pagare troppo il doppio fuso orario ravvicinato ma chissà. Certo che con un Reyes visto fino adesso e un Filloy come quello con Piacenza, Udine dovrà sudare tanto per passare al PalaRubini e se si riuscisse a registrare difesa e possessi palla anche sudare tanto non servirebbe. La vinciamo noi. 
Con questa convinzione (o forse speranza) mi preparo per domenica sera.
 
VITTORIO LEONE

Il Ruggito del Leone, la Pall. Trieste supera Agrigento: "Poche idee e un gioco che latita"

E' stata vittoria contro Agrigento (73-57) in una delle peggiori partite viste finora al PalaRubini. Una Pallacanestro Trieste priva di Reyes e Campogrande (problemi ad una spalla) contro una Moncada Agrigento senza Sperduto hanno dato vita ad una modesta gara conclusasi con la vittoria dei nostri, ma quanta fatica.
Come quasi sempre accade partenza in secco per Trieste sotto di 11 punti nel primo quarto dove abbiamo tirato ben 8 volte più di loro il che dice già tutto: il 18% da tre punti e il 33% da due punti contro il 40 % e l' 85%. Ovviamente non poteva durare così anche perchè il gap tecnico tra le due contendenti alla lunga sarebbe uscito e così alla fine è stato.
Nella seconda frazione (chiuso in parità all'intervallo lungo) abbiamo migliorato le percentuali da due e nel secondo tempo coach Christian ha capito che era meglio evitare le solite bombe a salve da tre punti passando dai 18 tentativi del primo tempo agli 11 del secondo e per bilanciamento passando da 16 tiri da due punti nel primo tempo ai 19 tiri della ripresa trovando in Vildera un ottimo finitore sotto il tabellone, in un periodo in cui Candussi si sta un po' perdendo, Giovanni si sta rivelando uomo giusto per la categoria soprattutto quando si trova davanti lunghi italiani e in particolare un giocatore affidabile anche negli alti minutaggi.
Bel gioco non si è visto, nei primi quattro minuti scarsi solo una tripla di Candussi, mi viene da dire, dopo averli visti benino contrio Cantù, che noi ci adeguiamo al gioco degli avversari, ove questi si rivelino scarsi ecco che noi ci adattiamo, senza personalità e capacità di comandare la partita.
Poca fluidità di manovra, i due playmaker che portano palla in orizzontale con poche idee e pochi inserimenti sotto canestro dei compagni, morale tante iniziative individuali, più o meno redditizie, ma sempre con il gioco latitante.
A inizio ultimo periodo per tre minuti con in campo Bossi, Brooks, Filloy, Ferrero e Deangeli (come "5") non si è mosso il punteggio, e non si poteva nemmeno troppo pretendere, gli avversari da parte loro per oltre 5 minuti sono rimasti a secco per cui la partita è scivolata lentamente verso la conclusione senza entusiasmi nè troppe buone indicazioni (Vildera a parte).
Le statistiche dei singoli non fanno che ricordarcelo: Bossi 1 su 6 (0 su 4 da tre punti) Filloy 3 su 11 (0 su 4 da due punti) Deangeli 1 su 5 Ruzzier 2 su 6 (0 su 3 da tre punti) Ferrero 2 su 7 (1 su 4 da tre) e Brooks 7 su 15 ma solo 1 su 6 da tre punti. Per Candussi un 50% sia da due che da tre mentre Vildera realizza un positivo 6 su 8 (peccato il suo modesto 5 su 10 nei tiri liberi).
Poco altro da aggiungere, una nota positiva la spendiamo per la difesa, abbiamo subito meno di 60 punti ma davanti avevamo ben poca cosa, comunque per aver subito 26 punti solo nel primo quarto (anche a causa di 8 tiri liberi) e aver concesso poi 31 punti in trenta minuti, non male, qualche meccanismo lo abbiamo registrato.
Uno sguardo alla classifica: in una fase ad orologio dove incontriamo squadre dell'altro girone, a mio parere non sono corretti spostamenti di calendario (seppur per giuste cause) così lontani nel tempo, si favorisce chi potrà giocare sapendo i risultati altrui e calcolando la possibilità di incrociare Trapani. Udine contro Luiss Roma al 14 marzo ma soprattutto Fortitudo contro Treviglio appena al 10 aprile non sono buone notizie per il regolare allineamento del torneo.
Per noi, sempre a mio avviso, è importante restare sempre dietro a Verona senza farci raggiungere da quelle dietro. Direi che si può fare, oppure il mio è solo un parlare al vento, tanto contano solo i play off, anche se ci toccasse incrociare Trapani.
 
VITTORIO LEONE
 
 
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Il Ruggito del Leone, persa una partita dai due volti: "Disastrosi, così non si torna in A1"

Disastrosi. Non trovo una diversa parola per definire la sconcertante sconfitta (94-89) rimediata dai nostri a Cento, patria del Guercino, vicino a Ferrara.
Dire partita dai due volti è scontato, fin troppo facile per cui io mi limito ad osservare un sontuoso primo quarto dove entrava tutto, concluso con un significativo 31 a 19 frutto di un bel gioco corale seppur sempre perimetrale in preferenza. Nel secondo periodo si intravedono quintetti cervellotici del coach (Bossi, Brooks e Ruzzier insieme) e verso la fine del quarto comincia a non entrare più niente ma grazie al tesoretto di triple (11 su 22 a metà gara) chiudiamo il primo tempo davanti 53 a 36.
A quel punto mi chiama un amico e mi chiede: "possiamo perdere questa partita?" e io candidamente gli rispondo di sì.
Puntualmente a inizio terzo periodo, tripla di Reyes, scende il buio, subiamo un parziale di 9 a 0 che fa scricchiolare tutte le certezze ma soprattutto si spegne Candussi e cominciano le scelleratezze nel gioco, che nell'ultimo quarto assumono evidenze inconcepibili.
Vediamo di focalizzarle in breve.
Brooks non è play maker e invece lo fa con Ruzzier guardia: assurdo.
Ruzzier va in confusione sbaglia un passaggio a Candussi e subito dopo si fa scippare palla a metà campo, poi arriverà pure il quinto fallo.
Durante la veemente risalita di Cento, Brooks non riesce a far altro che smistare palloni per le solite triple che non entrano più (alla fine saranno 16 centri su 50 tentativi, con un significativo 5 su 28 nel secondo tempo più overtime).
Coach in piena confusione che oltre ai time out dimenticati non riesce a trovare soluzioni alternative al tiro da tre punti.
A partita persa Brooks trova il pari con una tripla di tabella e nell'overtime riusciamo a salire a + 4 da lì una follia collettiva ci fa subire un parziale di 9 a 0 e non realizziamo più. Good bye.
Follia che vuol dire ancora triple sparacchiate a salve e due perse (una di Deangeli sanguinosa e una di Candussi poco migliore): Possibile che un coach importante (?) non riesca a far portar palla dalla rimessa a un piccolo?
Morale partita persa e a casa ad aspettare la Fortitudo secondo me con poche certezze e tanta insicurezza.
29 punti nel secondo tempo sono un bilancio fallimentare.
Candussi 2 su 10 da tre punti e Ferrero 0 su 8 sono stati deleteri. Ruzzier e Bossi accomunati da un 2 su 5 sempre troppo misero
Inoltre tre piccoli che insieme tirano solo due personali significa che non penetrano e non attaccano mai il ferro.
A tratti mi pareva di vedere Reyes contro tutti (trentello meritato per lui) ma da solo non può cantare e portare il Cristo.
Siamo sempre vincenti ai rimbalzi (56-41) vanificati però da 17 palle perse (5 di Ruzzier) contro le 7 degli avversari e concedendo ben 22 tiri liberi contro i nostri 14.
Mi rimane un piccolissimo dubbio: senza il fallo tecnico commesso da Reyes che ci è costato un punto, l'avremmo vinta? 
Abbiamo appena esaurito il mini ciclo di 4 partite "abbordabili" (e basta vedere le batoste che prendono le nostre recenti avversarie per capire che erano e sono modeste alquanto) raccogliendo una sconfitta imbarazzante. Si dirà che mancavano Filloy (ormai lungodegente) e Campogrande. ma infortuni e malanni girano in tutti i team.
Mi chiedo: questa Pallacanestro Trieste vista finora è da finale play off? 
Per me così come è adesso dico di no, ma non metto a fuoco se il problema sta nel roster o nella panchina. 
Le prossime 4 gare mi daranno la risposta (Fortitudo, Verona, Piacenza e Udine).
Buona settimana.
 
VITTORIO LEONE